Mister
Immortal, Flatman, Doorman e Big Bertha sono i
Vendicatori dei Grandi Laghi. Ma le cose stanno per cambiare.
Del perché questa è una serie
comedy.
(Principalmente perché mi viene
meno peggio di una serie drama.)
-Cosa
vuoi fare da grande?-
-Il
super eroe!- risponde il bambino tutto contento.
Non
va bene. Un’intera generazione corre il rischio di cadere vittima di un grande
inganno. La colpa è di questa società moderna che nei fumetti e nei film
presenta la vita dei super eroi come se fosse principalmente una commedia
stracolma di battute. Una volta non era così. Una volta le storie dei super
eroi erano più serie. Ai miei tempi leggendo i fumetti si faceva sì il tifo per
i super eroi, ma non ci veniva voglia di essere al loro posto, perché era
chiaramente mostrato il fatto che non erano tutte rose e fiori, anzi. I
protagonisti erano sì dei super eroi, ma avevano anche super problemi. E di
quelli preferivamo non averne. Inoltre vi erano sì grandi poteri, ma
comportavano anche grandi responsabilità. E pure di quelle ne facevamo
volentieri a meno. Insomma, adoravamo i super eroi, ma da grandi puntavamo a
fare qualcos’altro. Eravamo una generazione più sana. Però non tutto è perduto.
Se assistiti da un adulto che sa indirizzarli verso il corretto percorso, i
bambini comprendono ciò che è giusto e ciò che è vero. Infatti, se rifacciamo
la domanda iniziale al bambino dopo avergli spiegato come stanno veramente le
cose, la sua risposta stavolta sarà diversa.
-Cosa
vuoi fare da grande?-
-Il
super criminale!- risponde il bambino tutto contento.
Visto?
E’ così che… No, aspettate un momento, qualcosa non è andato per il verso
giusto!
“E’ piacevole incontrare persone e parlare con loro.
Si imparano molte
cose.
Soprattutto il
lunedì mattina.”
C.C.
Numero 27
The New Age of Heroes
(Sweet Home Chicago)
Un
mese fa, Milwaukee.
Basic
Black, il super criminale il cui costume è prevalentemente di colore grigio (ma
la maschera è nera), si vede costretto ad affrontare i Vendicatori dei Grandi
Laghi. Eccolo così azionare indiscriminatamente il proprio potere, evocando
materia oscura proveniente dalla Dimensione della Forza Oscura (appunto). I quattro
Vendicatori dei Grandi Laghi ne vengono avvolti e per loro sembra mettersi
parecchio male. Però il corpo di uno dei quattro, Doorman
(DeMarr Davis), è esso stesso un portale verso quella
dimensione. Nessuno comprende cosa avviene successivamente. Non ci sono rumori
né spostamenti d’aria. La materia oscura semplicemente svanisce di colpo. Di
Basic Black non v’è traccia. Due dei Vendicatori dei Grandi Laghi, Big Bertha (Ashley Crawford) e Flatman
(Val Ventura), scoprono di avere perso i loro poteri. Infatti Val si ritrova
con un normale corpo senza più riuscire a renderlo bidimensionale e ad
allungarlo. La donna non riesce più a trasformarsi nella enorme e forzuta Big Bertha ed è costretta ad allontanarsi di corsa prima che
qualcuno dei pochi presenti la riconosca e si chieda cosa ci faccia lì la
famosa modella Ashley Crawford. Doorman sente che
qualcosa è cambiato in lui e ci mette pochissimo a scoprire che lui invece ha
subito un potenziamento. Adesso non solo può fungere da porta ma può
teletrasportare se stesso e gli altri senza particolari problemi.
-Sembra
che tutti, tranne me, abbiano avuto dei cambiamenti.- constata il quarto
vendicatore, Mister Immortal (Craig Hollis).
-E
come fai a essere sicuro che pure in te non sia cambiato qualcosa?- obietta Doorman.
-Può
darsi che abbia perso la mia immortalità?-
-Non
credo.- interviene un riflessivo Val Ventura -Io e Ashley al momento non
abbiamo più i nostri poteri. Ma DeMarr, che a
differenza nostra è un mutante, ha avuto una sorte opposta, un incremento di ciò
che già aveva. Essendo pure tu un mutante…-
-Ho
capito cosa vuoi dire. Però rimane il fatto che fino a quando non morirò non potremo
sapere con certezza se il mio corpo riesce ancora a tornare in vita o meno. E
ora come ora non ho certo voglia di provare a scoprirlo.-
In
quel momento passa Deadpool (Wade
Winston Wilson) che, senza proferire parola, taglia di netto con una spada la
testa di Mister Immortal. Passano pochi secondi di
angoscia da parte di DeMarr e di Val (Wade invero è piuttosto tranquillo), poi il corpo di Craig
si rialza, completamente integro e in perfetta salute.
-Ehi,
ragazzi, qualcosa è veramente cambiato anche in me.- dice mentre con le mani si
assicura di avere la testa ben piantata sul collo -Non sono più preda di quella
furia cieca che mi prendeva appena tornato in vita.-
-Visto?
Grazie al mio intervento tutto è risolto e tutto è a posto!- gli dice allegramente
Deadpool -Non importa che mi ringraziate, ho
semplicemente agito da amico.-
(Non
chiedete quando Deadpool e i Vendicatori dei Grandi
Laghi sono diventati “amici” che non lo sappiamo nemmeno noi).
-Maledetto!
E se non fossi più tornato in vita?- gli grida contro Mister Immortal in preda a una furia cieca.
-Ma
allora non è vero che non ti viene più.- dice Val, mentre lo trattiene a stento
aiutato da Doorman.
-Questa
è una furia cieca normale, dovuta al comportamento del nostro amico, non
c’entra niente con quella del ritorno in vita.-
-Ah.
Meno male.-
-Bé, non vedo tra voi Big Bertha,
della quale sono follemente innamorato, quindi posso anche andarmene.
Arrivederci e speriamo di rincontrarci presto. Adieu!-
E
così Deadpool, comprendendo che è meglio per lui non
rimanere in zona, se ne va, scomparendo dalla scena e dalla storia.
Tornata
la calma, Mister Immortal, Doorman
e Val Ventura si guardano, ponendosi l’interrogativo che anche tutti i lettori
si stanno ponendo: se a Val e ad Ashley non torneranno i poteri, cosa ne sarà
dei Vendicatori dei Grandi Laghi?
Nel
presente, Chicago.
La
rapina alla banca sta procedendo senza intoppi. Nessuno si oppone ai criminali
in quanto i presenti, comprese le guardie giurate, sono vittime di forti
giramenti di testa. La causa di essi è da ricercare nel capo della banda, Harbormaster, un tizio con un costume e una maschera color
gialloblu e con il potere appunto di procurare vertigini alle persone nelle
vicinanze. La situazione sembra cambiare quando alcuni rapinatori escono dalla
banca senza aspettare il supporto del loro capo, commettendo in questo modo un
grande errore. Poiché vengono stesi in poco tempo dall’atletico Mister Immortal (Craig Hollis, costume e
maschera rossoblù, capelli biondi rossicci), dal velocissimo Speed Justice (Jonadab Megyscol, costume bianco
con accenni di arancione, mascherina arancione, capelli biondi) e dalla
gigantesca Masked Rose (Josephine Tyler, costume rosa
e arancione, mascherina rossa, capelli castani).
-Maledetti
super eroi mascherati!- impreca il capo dei criminali quando li vede -Siete
sempre nel mezzo a creare fastidio! Ma non batterete mai Harbormaster!-
In
effetti i tre super eroi crollano a terra, in preda a forti vertigini, con Masked Rose che riesce a stento a tornare a dimensioni normali
per non rischiare di schiacciare qualcuno. In tale momento Speed Justice, da
sempre ammiratore del mondo dei super eroi e ligio alle regole che lo
governano, non riesce a non porsi una domanda:
-Hai
il potere di creare vertigini negli altri e ti sei dato come nome Harbormaster? Non ha senso!-
-Piccolo
pivello, il nome mica deve essere per forza collegato ai poteri posseduti o al
costume indossato! Ognuno è libero di scegliersi quello che preferisce! Sei
così giovane e già così prigioniero delle convenzioni!-
-Ma
come mai allora proprio Harbormaster?-
-Perché
da piccolo adoravo recarmi al porto per andare a vedere arrivare le navi e
quindi volevo usare un nome che comprendesse la parola harbor.
Contento?-
-Che
scelta romantica!- commenta il ragazzo prima di svenire.
-E
voi altri, alzatevi e andiamocene! Siete stati una delusione, farvi battere da
questa manica di incapaci…-
Improvvisamente
qualcosa lo colpisce e Harbormaster cade a terra a
sua volta.
-E
adesso cosa è stato a colpirmi? Non ho nemmeno fatto in tempo a vederlo.-
Davanti
a lui si erge il potente Skybolt (Zack Zimmerman,
maschera azzurra, costume azzurro con strisce bianche e gialle, mantello
giallo), capace di volare e dotato di altri utili poteri:
-Ho
fatto bene ad aspettare a intervenire per comprendere quali fossero i poteri
del nemico.- dice rivolto ai compagni di squadra.
Un
attimo di distrazione e qualcosa di verde afferra e porta via Harbormaster, volando.
-E
il capo della banda è andato.- commenta Masked Rose
-Comunque ha dovuto lasciare qui il bottino e abbiamo catturato tutti gli
altri.-
-All’interno
della banca stanno tutti bene.- li informa il teleporta
Doorman (DeMarr Davis,
costume e maschera neri, mantello, guanti e stivali bianchi).
-Possiamo
dire che la nostra prima uscita pubblica è stata un successo.- esulta Mister Immortal -C’è qualche giornalista tra i presenti?-
-Io!-
esclama una giovane donna dai lunghi capelli biondi -Il mio nome è Avery
Anderson e scrivo per…-
-Ecco,
scriva che i Vendicatori dei Grandi Laghi sono tornati a Chicago e che stavolta
sono qui per rimanere!-
La
gente attorno applaude:
-Forti
questi tizi! Ma erano già stati qui a Chicago? Io non li ricordo mica!-
-Nemmeno
io, a dir la verità.- dice Avery.
-Lo
sapevo, appena provo ad avere un po’ di entusiasmo arriva subito qualcuno che
lo smorza.- commenta Mister Immortal intristito.
Tornati
al loro quartier generale, una casetta a due piani nella periferia della città,
Skybolt svela una cosa agli altri quattro:
-La
situazione non si sta mettendo benissimo. Ho visto chi ha portato in salvo Harbormaster e lo conosco benissimo.-
-Di
chi si tratta?-
-Si
fa chiamare Attacker, possiede i miei stessi poteri e
una volta… eravamo amici.-
-E
dopo la rivelazione a effetto, questo è il momento in cui parte lo spiegone, vero?- intuisce Doorman.
Le
origini di Skybolt!
I
non più giovanissimi Zack Zimmerman, capelli neri e un usurato giubbotto scuro,
e Richard Taine, capelli castani e un usurato giubbotto marrone, viaggiano
spediti guidando i loro vecchi ma potenti motorini (la motocicletta costava
troppo per le loro tasche), attraversando zone rurali quasi disabitate. Si sono
da poco fermati per bersi una birra oramai calda, quando notano a una certa
distanza una piccola navicella evidentemente danneggiata. Entrano a piedi nel
campo e vi si avvicinano. Il portello è aperto.
-A
questo punto, se fossimo gente furba, ce ne torneremmo indietro.- dice Richard.
I
due si guardano e cominciano a ridere:
-Quindi
entriamo!- esclamano all’unisono.
Non
vi è nessuno all’interno, a parte loro ovviamente.
-Guarda
questo piccolo cubo come brilla…- dice Zack toccandolo.
Un’abbagliante
luce gialla li avvolge. Quando essa svanisce, la navicella comincia a tremare,
per poi infine esplodere. Sbalzati a poca distanza, Zack e Richard prontamente
si rialzano e osservano sorpresi i loro corpi privi di ferite, completamente
intatti.
-Non
vorrei tirar fuori conclusioni affrettate,- dice il secondo -ma a quanto pare
quel cubo che hai toccato ci ha donato dei super poteri.-
-Grandioso!
Peccato però per il giubbotto, ci ero affezionato.-
Nei
giorni seguenti, e con la mente un po’ più lucida, i due scoprono di essere
diventati quasi invulnerabili, di poter volare, di avere una grande forza e di
possedere inoltre una vasta gamma di poteri minori. Decidono così di farsi fare
un paio di costumi e diventare dei super eroi. Zack sceglie come nome Skybolt e si presenta all’amico con un costume dai colori
sgargianti.
-E’
un po’ tanto ridicolo, eh!- osserva Richard.
-Ma
cosa dici? E’ bellissimo! E’ ispirato al costume del mio super eroe preferito,
Capitan Ultra.-
-Fossi
in te non andrei in giro a sbandierare così allegramente questo fatto. Ma non
sono qui per criticare i tuoi discutibilissimi gusti. Piuttosto, io ho scelto
come nome Attacker, e questo è il costume.-
Praticamente
uguale all’altro ma completamente verde.
-Uhm…
Non male, però…-
-Però,
Zack?-
-Ecco,
il verde, come il viola, è più un colore per i cattivi. Ma è un dettaglio
insignificante.-
-Non
insignificante come credi.-
-Cosa
vorresti dire?-
-Che
ho cambiato idea. Non voglio più fare il super eroe.-
-Ma
avevamo avuto quella splendida e soprattutto originale idea di formare un
dinamico duo!-
-Possiamo
sempre realizzarla, ma stando dall’altra parte.-
-Davvero,
spiegati meglio perché non riesco a seguirti.-
-Pensaci.
I fumetti che leggevamo non ci hanno forse insegnato che il super eroe di super
ha pure i problemi e che deve tenere conto del fatto di avere grandi
responsabilità? Chi ce lo fa fare di diventare super eroi? Meglio essere dei
super criminali, hanno meno preoccupazioni e sicuramente ci divertiremo e ci
arricchiremo di più!-
-Non
credo a quello che sto sentendo! Non prendo nemmeno in considerazione quello
che stai proponendo!-
-Bé, tu fai pure il super eroe, io sarò un super criminale.-
-Non
posso permettertelo.-
-Avresti
forse il coraggio di metterti contro il tuo migliore amico?-
Zack
non risponde e Richard vola via per non farsi più rivedere nei giorni seguenti.
Giorni passati da Zack vagabondando qua e là. Non sa cosa fare, si sentiva
perso e solo. Poi, casualmente, trova su Internet un annuncio. Un certo Mister Immortal cerca super eroi di Chicago disposti a entrare nel
suo gruppo.
-Deve
essere un segnale del destino. Ho deciso, è questa la strada che seguirò.-
Così
Skybolt entra nei Vendicatori dei Grandi Laghi. Ma
perché questi ultimi si trovano a Chicago e non più a Milwaukee?
Breve
intermezzo per dare risposta alla domanda precedente.
Sono
già passati alcuni giorni dallo scontro con Basic Black, ma Ashley e Val ancora non hanno riacquistato i loro poteri.
-Dobbiamo
considerare l’ipotesi che possano non tornare più.- dice Val
a Mister Immortal e a Doorman
-Dovete trovare qualcun altro che entri nel gruppo, non potete rimanere solo in
due, sono certo che sarebbe l’inizio della fine per esso.-
-Non
è che qua a Milwaukee ci sia poi tutta questa abbondanza di materiale.-
commenta Doorman.
-Per
questo motivo suggerisco di spostarvi a Chicago. Non è un caso se in quella
città abbiamo vissuto il nostro momento più glorioso, al servizio dello
S.H.I.E.L.D..-
-Veramente
io non lo ricordo così glorioso…-
-E
poi, avete parlato della situazione con Ashley? Voglio dire, io ho cercato in
ogni modo di ottenere i poteri che avevo, lei invece li ha ottenuti
casualmente, magari potendo scegliere avrebbe preferito non averli mai avuti e
si sente meglio adesso che li ha persi. No, non potere permettervi di aspettarci.
Andate. Se e quando sarà il caso, saremo noi a tornare da voi.-
-Hai
fatto proprio un gran bel discorso, Val. Complimenti.- lo applaude Mister Immortal.
-Grazie.-
-Da
quand’è che sei diventato così sensibile e altruista?-
-Come
sarebbe a dire da quando? Lo sono sempre stato!-
Presente,
Chicago.
Skybolt ha appena concluso la sua storia.
Interviene Speed Justice:
-Anch’io
ho qualcosa da dire. Harbormaster è un criminale, ma
oggi ha detto qualcosa che mi ha fatto pensare. E’ vero, mi faccio condizionare
troppo da convenzioni per niente necessarie. Ho scelto il nome Speed perché il
mio super potere consiste nel correre veloce, ma non mi piace. Quindi da adesso
ho deciso di chiamarmi Johnny Justice. Johnny è il mio nome preferito e suona
bene insieme a Justice. Sarei grato se mi chiamaste col nuovo nome.-
Skybolt gli si avvicina e gli mette le mani sulle
spalle:
-Sono
fiero di te, ragazzo. Questo tua scelta può sembrare irrilevante ma invero
denota una maturazione. Come quando la Ragazza Invisibile dei Fantastici
Quattro decise di farsi chiamare Donna Invisibile.-
-Mi
sfugge il nesso tra i due casi, ma ti ringrazio per i complimenti.-
Poi
Speed...ehm, Johnny Justice si volta verso gli altri per ascoltare cosa hanno
da dire.
-Uau! La nostra pagina ha raddoppiato i likes! E’ passata da
cinque a dieci. Davvero niente male, se consideriamo che i primi cinque li
avevamo messi noi.- dice Mister Immortal impegnato a
guardare il monitor del computer.
Ok,
non è stato nemmeno ad ascoltarlo. E se non lo ha fatto lui, figuriamoci Doorman. Infatti vede quest’ultimo spaparanzato sul divano
intento a guardare la tivù.
-Hai
fatto la scelta giusta.- sente dire dalla ragazza che si fa chiamare Masked Rose.
-Quindi
almeno tu sei stata ad ascoltarmi. Grazie.-
-Bé, sei l’unico qui che non sta rovinando la visione
romantica che avevo dei super eroi. Ovvio che mi interessi ciò che dici.-
-Questo
è il più bel complimento che abbia mai ricevuto. Io…-
-Aspetta,
non intendevo dire che… cioè, ma cosa sono andata a dire? Fai finta che non
abbia detto nulla!-
Poi
la ragazza, diventata rossa in viso, se ne va di corsa.
-Non
ho capito assolutamente niente di quello che è appena accaduto.- dice Johnny
Justice.
-Io
sì.- interviene Skybolt -Ma non sta certo a me
spiegarti come stanno le cose.-
-Ah.-
E
così si chiude la giornata dei Vendicatori dei Grandi Laghi.
Un
qualche luogo ignoto a Chicago.
Harbormaster si guarda attorno. La stanza è enorme ma
scarsamente illuminata.
-Perché
mi hai portato qui? Che posto è questo?- chiede ad Attacker,
colui che precedentemente l’ha tratto in salvo.-
-E’
il tuo radioso futuro.- risponde un uomo mascherato appena arrivato -Il mio
nome è Basic Black e ho un conto in sospeso con i Vendicatori dei Grandi Laghi,
coloro che ti hanno sconfitto.-
-Da
oggi anche io sono nella tua stessa situazione.-
-E’
per questo che sei qui. Unendoci potremo batterli. E visto che loro si sono
scelti Vendicatori come nome, noi saremo la Legione Mortale dei Grandi Laghi.
Hai già conosciuto Attacker, adesso ti presenterò gli
altri nostri due alleati.-
Arriva
un enorme uomo fatto di pietra.
-Lui
è Stone-Tough, praticamente un carro armato vivente.
Ah, non preoccuparti per lui, la sua condizione non è permanente. Può benissimo
tornare alla sua forma umana quando vuole, è solo che preferisce mantenere
quella pietrosa.-
-Deve
essere veramente brutto se preferisce rimanere di pietra.-
-Hai
forse detto qualcosa?- chiede con tono irato Stone-Tough.
-No
no, o perlomeno niente di irrispettoso. Me ne guarderei bene.-
Arriva
poi una bella donna dai corti capelli biondi e dallo sguardo glaciale. Indossa
un’attillata tutina rosa con un’ampia scollatura.
-Lei
invece è Winter Woman. Come può suggerire il nome, ella
può generare ghiaccio. Ma non è il solo suo potere. Prova a guardarla negli
occhi.-
Harbormaster lo fa e immediatamente dopo si prostra
davanti a lei:
-Da
adesso sono il tuo umile schiavo! Fai di me ciò che vuoi!-
Tutti
gli altri si mettono a ridere.
-Cos’è
successo? Cosa mi hai fatto dire?- chiede Harbormaster
ripresosi dal controllo della donna.
-Tra
poco lo ricorderai tu stesso.- risponde Basic Black -Per concludere, io
controllo la materia oscura. Ma ti sarà tutto molto più chiaro quando mi vedrai
all’opera.-
Harbormaster non sa se essere contento per aver
trovato dei potenti alleati o se essere preoccupato per aver trovato gente
chiaramente pericolosa e fuori di testa.
Il
sogno di Skybolt.
-Skybolt! Skybolt!-
-Chi
è che mi chiama? Non ci credo! Sei proprio…-
-Capitan
Ultra, in carne, ossa e costume.-
-Ma
non dovresti trovarti in Africa con i Campioni? Cosa ci fai qui a Chicago?-
-Come
dovresti sapere Chicago è la mia città, quindi non sarebbe tanto strano che vi
tornassi, anche se solo per qualche giorno.-
-Già,
vero.-
-Comunque
come è vero che tu non sei in Africa, è altrettanto vero che io non sono a
Chicago. In effetti siamo in un sogno. In un tuo sogno.-
-Cioè
adesso sei tu che stai a dirmi che siamo in un sogno mio? Dovrei essere semmai
io il primo a saperlo. Forse.-
-Infatti
sei tu ad averlo compreso. Io non sono Capitan Ultra, ma sono il Capitan Ultra
che tu ti aspetti che sia.-
-Quindi
tu sei tu ma in fondo sono io che decido, anche se probabilmente
inconsciamente.-
-Sì,
hai compreso al 90%. Ti manca sempre quel qualcosina per essere a posto.-
-E
quindi cosa sarei venuto a dirmi per bocca tua?-
-Intanto
ti anticipo che dovrai farci l’abitudine. Ti capiteranno altri sogni come
questo. Fa parte del lotto dei poteri che hai acquisito.-
-Oh,
bene. Spero che saranno sogni utili.-
-Può
darsi. Ma non è detto.-
-Non
per mancarti di rispetto, ma posso decidere chi far apparire? Per esempio, se
volessi parlare con la Vedova Nera…-
-Non
ti abbandonare a pensieri lascivi, non è il momento.-
-Ma
non lo chiedevo per quel motivo. Ho detto Vedova Nera ma avrei potuto dire
benissimo il Punitore.-
-Sì,
come no. Mi raccomando, sei il più forte del gruppo, prenditi carico di ciò che
hai e di ciò che sei.-
-Certamente.
Prendo molto seriamente il mio ruolo da super eroe.-
-Sono
contento di sentirtelo dire. Sei migliorato. Prima avevi troppa leggerezza.-
-Suona
molto simile a un discorso che ho fatto appena oggi a un mio compagno di
squadra.-
-Quel
discorso che hai fatto lascialo perdere. Non aveva senso alcuno.-
-Come
sarebbe a dire? A me era parso molto profondo.-
-E’
ora che il sogno cessi. Ricordati di quello che devi ricordarti. Ma non
eccedere coi pensieri negativi.-
-Comincio
a non seguirti più in quello che dici.-
-Perché
il sogno sta svanendo e tutto si fa più vacuo e sfuocato, incerto addirittura.-
-Dimmi
che non mi sveglierò con il mal di testa. Non lo sopporto.-
-Chi
lo sa.-
Zack
Zimmerman apre gli occhi. Non ricorda esattamente dove si trova. Era tornato al
suo appartamento o aveva preferito una camera nel quartier generale del gruppo?
Decisamente questo è il suo appartamento. Davanti a sé appaiono due minuscoli
esseri che lottano tra loro. Cosa sta succedendo? Si concentra e vede che sono
lui vestito da Skybolt e il suo amico Richard vestito
da Attacker. Poi svaniscono.
-Che
il nostro scontro sia già così vicino nel tempo?- si chiede.
Chicago,
cinque giorni dopo.
La
ragazza dai capelli rosa esce dall’aeroporto con sguardo disinteressato, come
suo solito.
-Tira
piuttosto vento, mi sembra.-
La
ragazza dai capelli castani vicino a lei risponde:
-E’
normale, Pansy. Chicago viene anche chiamata la città
del vento.-
-Sì,
ricordo di averlo letto da qualche parte. Ma speravo scherzassero.-
-Guarda
se vedi DeMarr da qualche parte.-
-C’è
un ragazzo di colore che sta venendo nella nostra direzione.-
-E’
lui, infatti.-
Una
volta svolta la pratica dei saluti, i tre salgono su un’automobile. DeMarr accende il motore e il mezzo si muove.
-Allora
sei proprio convinta di ricominciare il college qui a Chicago, Doreen?-
Sì,
è proprio lei. Doreen Green, l’imbattibile Squirrel Girl, con i poteri proporzionali di uno
scoiattolo, ex Vendicatore dei Grandi Laghi, ex New Warriors e Difensore
ufficiale in avanscoperta, anche se attualmente una formazione dei Difensori
non esiste.
-Sì.
Sento che la città mi piace e poi posso essere molto più utile qui che a New
York. Là ci sono già abbastanza super eroi.-
-Ashley
e Val hanno confermato che stasera ci saranno anche loro. Faremo una bella
festa.-
-Sono
contenta di rivedervi tutti. Soprattutto Ashley. Peccato che non rimanga.-
Ovviamente
non lo dice, ma Doreen è curiosa di scoprire come si
sentirà quando rivedrà Craig. Le piacerà ancora? Che poi nemmeno è sicura di
esserne stata veramente innamorata.
-Devo
dire che Chicago è effettivamente diversa da New York.- dice Pansy dopo una decina di minuti -A New York a questo punto
ci saremmo già imbattuti in almeno uno scontro tra super eroi e super
criminali.-
Ovviamente
è presente anche Tippy Toe, lo scoiattolo femmina che
è sempre in compagnia di Doreen.
Con
l’arrivo dell’autovettura al quartier generale del gruppo, può dirsi
definitivamente cominciata una nuova era per i Vendicatori dei Grandi Laghi.
Vendicatori dei Grandi
Laghi: Mister Immortal (Craig Hollis), Doorman (DeMarr Davis), Squirrel Girl (Doreen Green), Skybolt (Zack Zimmerman), Johnny Justice (Jonadab Megyscol), Masked Rose (Josephine Tyler). Segretaria: Pansy (il cui vero nome abbiamo deciso essere Chloe Clark).
Mascotte: Tippy Toe. Finanziatrice: Ashley Crawford.
Elemento esterno: Val Ventura.
Con
la breve e probabilmente inopportuna (ma utile) partecipazione straordinaria di
Deadpool (Wade Winston
Wilson).
Appunti.
- Oltre ai “soliti” personaggi della serie, abbiamo Pansy (arrivata con Doreen dalle pagine di Squirrel Girl MIT) e ben otto (tre nei VGL e cinque nella Legione Mortale) new entry nell’universo MarvelIT. Sono tutte apparse brevemente (non viene nemmeno mostrato quali poteri abbiano) in una storia su Civil War: Frontline #4 con data settembre 2006, in Italia su Marvel Mix 66 del giugno 2007, dove fanno parte insieme ad altri di un gruppo contrario alla registrazione dei super eroi. Skybolt e Masked Rose comparivano pure sul numero precedente.